
Miu Miu primavera-estate 2020
IL NEOREALISMO DI MIU MIU PER LA PROSSIMA ESTATE SFILA A PARIGI
La collezione Miu Miu primavera-estate 2020 chiude, assieme a quella di Vuitton, la settimana della moda parigina. Ed è la più interessante tra tutte le sfilate viste. Certo, c’è il défilé di Margiela firmato John Galliano che ha davvero stravolto i canoni stilistici ed estetici contemporanei. Però dalla maison e dallo stilista un po’ ce lo si aspetta. Non tanto da Miu Miu, invece. Infatti la sorella minore di Prada abitua da anni a vedere in passerella la libertà che la stessa Miuccia non gode per la maggiore. Non per chissà quali questioni di marketing o altro; piuttosto perché quest’ultima è sempre stata l’intellettuale del gruppo. Quella da prendere sul serio, insomma.
Questa stagione le cose sono andate diversamente e i ruoli si sono invertiti. Il lavoro di ricerca – su tutti i livelli, da quello formale, stilistico, di proporzioni e materiali – si è praticato su Miu Miu. Mentre da Prada c’è stato un grido alla libertà e alla personalità. All’inno: less is more.

Miu Miu primavera-estate 2020
Una silhouette cammina sinuosa tra gli anni ’40 e ’50, tra le dive alla Anna Magnani e il cinema del Neorealismo. Contestualizziamo: si tratta di decenni in cui l’Italia deve avviare (e concludere) un’importante ricostruzione post-bellica, intellettuale e politica. C’è povertà e la moda, diciamolo, conta pochissimo. Come del resto avviene ancora oggi per la casa di moda milanese. E questo è un punto in comune. E allora come rappresentare e unire l’animo naïf di Miu Miu con questa immagine?
SENSUALITÀ E RIUSO DEI CAPI: IL MESSAGGIO INTRINSECO DELLA COLLEZIONE MIU MIU PRIMAVERA-ESTATE 2020
Capita a tutti di possedere un golfino malandato nell’armadio, magari con un buco da qualche parte, o un filo tirato. Prendetelo, indossatelo comunque, magari con una gonna a tubino. Sbottonate qualche bottone e mostrate una spalla. Metteteci una spilla con strass è fatto: la sensualità sboccia, per ogni taglia e idea di femminilità. Miu Miu segue il discorso di Prada sulla riflessione che tutto il mondo dovrebbe fare circa il dispendio di energie, la questione del surriscaldamento globale e le altre questioni collaterali. Lo fa, aggiungendo brio, paillettes inutili e al tempo stesso necessarie. Colori azzardati ed elementi fur.

Miu Miu primavera-estate 2020
I capi-spalla over, quasi sproporzionati dal resto del look, sono il pezzo chiave, che stona un po’ dall’epoca presa in considerazione. E va bene, perché non sarebbe Miu Miu e, in generale, l’idea stessa di moda contemporanea di Miuccia Prada. Del «mai banale«. Quella dell’ugly chic. Che poi, alla fine, diventa bellissimo.

Miu Miu primavera-estate 2020
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