Una nuova idea di moda. Sostenibile, audace, di carattere.
Stiamo parlando del brand emergente della fashion designer Aurora de Matteis. La giovane ragazza di origini torinesi, ha dato vita a una nuova idea di Urban Couture con la creazione di collezioni in cui spicca il costante contrasto di elementi diversi tra loro e la qualità imprescindibile dei materiali. Siete curiosi di entrare un pò nel suo mondo? Noi abbiamo deciso di fare due chiacchiere con lei.
Ciao Aurora! Ti va di raccontarci com’è nata la passione per la moda e come ti sei avvicinata a questo mondo?
Non c’è stato un momento o un episodio specifico nella mia vita che mi ha portato ad avvicinarmi alla moda, semplicemente è una passione che è nata con me, non ho mai voluto fare altro e non ho mai neanche pensato di fare altro. Ho sempre amato la moda perché la vedo come strumento di espressione personale, un qualcosa che non ti definisce mai ma ti permette di reinventarti ogni giorno. Sin da bambina ho avuto le idee chiare su quello che volevo fare e quale fosse il mio sogno e oggi sono fortunata nel poter dire che lavoro ogni giorno per realizzarlo.
Come sei riuscita a dire vita a un brand tutto tuo?
Beh non è stato semplice, in realtà sono ancora all’inizio quindi ho ancora molta strada da fare. Sarò molto sincera ho iniziato un po’ ad occhi chiusi, un giorno ho semplicemente deciso di provarci e buttarmi in questo progetto che desideravo da sempre. All’inizio non è stato semplice, ancora adesso non lo è, perché non avevo alcun tipo di esperienza, non sapevo quali fossero gli step giusti da fare e non avevo una figura di riferimento che avesse esperienza nel mondo moda. E’ stato un processo lungo, fatto di scelte giuste e sbagliate, di incertezze, ho dovuto rivalutare alcune cose, fare dei cambiamenti anche perché l’ultimo anno e mezzo non è stato per niente semplice soprattutto per chi come me ha appena iniziato. Credo sia anche per questo che in realtà non sento di avere ancora concretizzato a pieno il mio brand perché ho ancora tantissime cose da fare che ovviamente non mi è stato possibile fare prima quindi è un percorso che richiede ancora un po’ di tempo ma in cui credo molto.
Hai incontrato difficoltà nel passaggio del processo creativo delle collezioni a quello di produzione?
In realtà per me non è stato difficile, lo vivo come un processo normale perché è il metodo lavorativo che mi è stato impartito nei miei tre anni di studio. Io ho studiato all’Istituto Secoli di Milano e la modalità in cui è impostato il lavoro di apprendimento è proprio questo, quindi lavorare su tutto quello che concerne lo sviluppo di una collezione, il processo creativo per poi passare alla produzione vera e propria. Questo per me è stato fondamentale nel rendermi autonoma nel mio lavoro e a offrirmi le basi necessarie per poter affrontare, a livello di produzione piuttosto che di sviluppo modelli, anche situazioni in cui ero più in difficoltà perché molte cose le facevo per la prima volta, alcuni materiali non li avevo mai usati prima e ovviamente essendo solo all’inizio ho ancora molto da imparare. Sicuramente il fatto di avere da subito iniziato a lavorare seguendo il processo completo che c’è dietro la realizzazione di una collezione o anche di un solo capo mi ha aiutato tantissimo a vedere il lavoro della parte creativa e della produzione come una singola cosa, anzi a volte non vedo l’ora di finire di lavorare a una collezione per poter iniziare a realizzare i capi e vederli non più solo nella mia testa ma in “carne e ossa”.
Nelle tue collezioni si nota la ricerca di uno stile originale, che mixa l’urban streetwear con l’eleganza della sartoria. Quanto è importante per te questo aspetto?
E’ uno degli aspetti più importanti perché ho sempre ricercato uno stile originale e innovativo. L’aspetto della qualità in un capo è sempre stato di fondamentale importanza per me perché penso sia quello che fa la differenza ma dall’altro lato, come designer, il fattore estetico ha la stessa medesima importanza. Il fatto di mixare questi due mondi opposti mi ha permesso di creare capi di alta qualità, dall’immagine forte e d’impatto che ricerca uno nuova estetica del lusso, che non è più legata al concetto che c’era un tempo.
Nelle mie collezioni l’idea di lusso la si percepisce dalla preziosità dei tessuti e dall’accuratezza nella realizzazione proprio dei dettagli sartoriali in quei capi senza tempo ma dallo stile contemporaneo.
C’è qualche grande stilista che ammiri e che ti ha influenzata particolarmente?
100% Balenciaga. E’ stato uno stilista che ha rivoluzionato la moda e più di tutto l’immagine della donna liberandola dalle costrizioni degli abiti di un tempo giocando con nuove silhouette e forme d’avanguardia, molto più morbide che ancora oggi sono attuali e contemporanee. E’ sicuramente lo stilista che mi ha influenzato maggiormente proprio perché la sua è sempre stata una moda innovativa ed è questa la caratteristica che mi ha spinto a voler ricercare uno stile originale nelle mie collezioni e mi ha aiutato a plasmare la mia identità di designer.
Cercare di cambiare il punto di vista della moda, in questo caso donna, non deve essere facile. Secondo te sono stati fatti piccoli passi avanti?
Si certamente non è un processo facile, soprattutto perché per molto tempo siamo stati legati a un certo tipo di immagine di donna, spesso lontana dalla realtà e questo portava anche un sentimento di distacco nelle donne dal mondo moda perché se non avevi un certo tipo di immagine eri “sbagliata” perché non rientravi nei canoni di bellezza che per troppo tempo ci sono stati imposti.
Oggi questo sta cambiando, si stanno facendo sicuramente passi avanti infatti anche nelle passerelle più importanti viene proposta una donna molto più reale, autentica e questo crea quel senso di inclusività che prima mancava. Penso sia un processo che però non riguarda solamente la moda, perché anche sui social, che oggi hanno un ruolo importante nella nostra società e sono diventati uno strumento fondamentale anche per chi lavora nel mondo moda, si sta parlando sempre più di questi temi, di proporre un’immagine più autentica di se stessi e penso sia perché siamo un po’ tutti stufi di far parte di una società che esalta la “finzione”.
Il contrasto presente nell’idea di Urban Couture espresso attraverso le collezioni quanto rispecchia la personalità di Aurora de Matteis?
E’ ciò che mi rappresenta al 100%. Spesso mi sono definita una designer dalle mille anime e questo è nato dal fatto che, durante i miei anni di studio in cui ho iniziato a sviluppare le mie prime collezioni, notavo che erano sempre molto diverse tra loro in termini di forme, materiali e anche dal punto di vista stilistico.
Ho sempre amato molto l’eleganza dei tessuti raffinati ma allo stesso tempo volevo avere un’immagine forte, d’impatto che fosse ricercata e riconoscibile per questo ho cercato un modo di far convivere tra loro questi due visioni opposte creando delle collezioni che unissero la classica eleganza dei tessuti raffinati più legati al mondo couture con l’immagine più contemporanea e forte del mondo urban.
Sei molto vicina al tema della sostenibilità con le tue collezioni e so che allo stesso tempo tieni molto alla qualità dei materiali che utilizzi. Secondo te quale è il modo per essere sostenibile e avere uno stile lussuoso allo stesso tempo?
Oggi più che mai sono moltissime le aziende che offrono materiali sostenibili di altissima qualità sia per quanto riguarda il tessile che gli accessori, permettendo di creare prodotti di lusso che siano a basso impatto ambientale. La caratteristica del mio brand è il fatto di mixare uno stile classico a uno più moderno, urban quindi la mia scelta in termini di materiali è quello di utilizzare tessuti naturali come la seta o la lana abbinati a tessuti tecnici tutti riciclati e sostenibili, questo mi ha permesso di creare prodotti dallo stile lussuoso ma senza rinunciare all’aspetto della sostenibilità.
Cosa ci puoi dire della Collezione Main? Da cosa o da dove parte l’ispirazione iniziale?
La Collezione Main è la mia collezione composta da capi Seasonless, cioè senza stagionalità. E’ stata una scelta nata dal fatto di non voler seguire i ritmi sempre più folli del mercato, in cui si propongono numerose collezioni durante l’anno soprattutto a causa della nascita di tantissimi brand fast fashion che guardano solo alla quantità e molto poco alla qualità del prodotto. Inoltre questo mi permette anche di avere un approccio più sostenibile in termini di lavoro e anche di produzione perché ogni capo è disponibile su ordinazione e questo riduce sensibilmente gli sprechi tessili e offre un approccio di alta qualità al processo di design dando anche quel senso di esclusività del capo.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
C’è ancora molta strada da fare, il mio obiettivo a breve termine è quello di iniziare a far conoscere il mio lavoro a più persone possibili e raccontare quello che è il mio brand e soprattutto la visione che c’è dietro. Ho sempre voluto approcciarmi al mercato estero per questo motivo sarò presente su un sito vetrina che, andrà online questo mese, promuove il Made in Italy di lusso all’estero e a Novembre, in concomitanza con Expo, parteciperò ad un evento a Dubai per brand emergenti sostenibili.
Info e contatti:
Website: www.auroradematteis.com
Instagram: auroradematteis.adm
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