In un momento storico in cui tutto sembra irreale e sfuggente, fatto ormai da mascherine, viviamo come se avessimo un velo che concentra tutto sullo sguardo. Desideriamo guardare, vedere, ma soprattutto essere visti. Ed ecco perché esprimere liberamente noi stessi, i nostri pensieri e la nostra identità, può solo farci stare meglio ora. Da questa riflessione prende spunto la nuova collezione Fall Winter 2021 presentata alla Milano Fashion Week dal brand Yezael. Ma procediamo con ordine. Chi è questo brand e chi è il designer?
Angelo Cruciani ha origini italiane, 43enne, attivista per i diritti LGBT, ha partecipato come concorrente nel programma tv presentato da Alexa Chung in onda su Netflix, sfidandosi a colpi di creatività con i migliori designer emergenti nel mondo, vincitore nel 2019 del premio “best creativity” alla Beijing Design Week ed infine creatore del marchio Yezael.
“Yezael, canalizza uno stile preciso, esplicito, massimalista, impreziosito e sexy che cancella l’ordinario dalla vita di tutti i giorni, spingendo un individuo in un mondo di gioia, condivisione, divertimento ed eccentricità.”
Ed è proprio in questo spirito di inclusività, come suggella il logo del brand che collega i tre rami della lettera Y, che la collezione appare proiettata. Intitolata “Euphoria”, la nuova linea esplora l’ossessione surreale per l’edonismo, prendendo come destinatario ufficiale la generazione Z e il suo spirito curioso che tanto la contraddistingue. In un sistema in cui i nostri filtri sono ormai quelli di Instagram, i nostri occhi sono l’obiettivo fotografico del telefono, la nostra memoria è un archivio cloud, siamo dunque certi di guardare il mondo con i nostri occhi? Ma ciò che si e ci chiede realmente Angelo Cruciani è: “Sei tu che guardi il cellulare, o è il cellulare che guarda te?” insomma “Chi guarda chi?”.
Partendo da questa domanda ciò che ne fuoriesce è una collezione dall’estetica streetwear-grunge, dall’animo poetico-graffiante, in cui i capi realizzati in chiffon, jacquard e nylon esprimono a pieno la libertà di chi l’indossa. Nulla di perfetto, anzi tutto il contrario, difetti, squarci e scuciture sono ben evidenti. Ma ciò che colpisce l’attenzione sono quegli occhi che tempestano ogni singolo capo. Di forme, colori e dimensioni diversi, guardano in mille direzioni senza tuttavia mettere mai a fuoco perché circondati dai troppi punti di vista. E’ questa una chiara rappresentazione del realismo in cui viviamo.
Tutto ciò che sembra esserci reale appare distorto, alterato e deformato ma estremamente ipnotico, basta vedere il video di presentazione della collezione. Realtà o percezione della realtà, sarà forse questo il vero dilemma? E mentre provate a rispondere a questa domanda soffermatevi a dare uno sguardo alla nuova collezione, presto in arrivo sul sito ufficiale.
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