Dot to do. Ovvero: “unisci i puntini ed esci dagli schemi”. È da questo classico dell’enigmistica che il marchio di borse Trakatan prende ispirazione per la realizzazione della collezione per la prossima estate.
Fondato a Torino nel 2007 da un’idea di Andrea Boffetta, il brand si pone come desiderio quello di creare un continuo dialogo con i propri clienti, sia a livello di prodotti che sul piano umano e culturale. Il termine stesso scelto per definire questa realtà nostrana, ha molteplici significati, molti dei quali provengono da personaggi o luoghi simbolo di una cultura di scambi: dalla musica – in cui vi è un dialogo tra chi suona e chi ascolta, tanto che il “pizzicato” del maestro violinista Niccolò Paganini è stato definito anche “trakatan” -, la costante filosofica dell’uomo rispetto al tempo che vede il suo archetipo nell’antica Grecia e, tra gli altri, ci si rivolge all’origine stessa della comunicazione non-orale: la scrittura. Sul loro sito, il “trakatan” viene infatti citato anche come carattere senza grazie disegnato da Giovanni Battista Bodoni. Un classico esempio di font moderno, troppo innovativo per l’epoca nel quale fu disegnato.
Da queste fondamenta nascono le borse che vanno a formare la stagione calda. Esse sono caratterizzate per l’uso di materiali differenti scelti per la loro leggerezza fisica e tattile, dalla morbida pelle vegetale al tessuto tecnico sviluppato per lo sport, fino ad una sottilissima pelle di vitello effetto carta. Tessuti materici che rendono lo stile minimal di questi accessori un accattivante gioco creativo la cui sequenza ispiratrice va a creare attraverso i punti disegnati un veliero, il re dei mari. E come queste vaste aree blu, gli zaini, le shopper e gli altri modelli sono prodotti per essere vissuti, per essere spazio con il trascorrere del tempo: è chi le possiede che le fa sue e le rende ancora più uniche.
Ma il brand non è solo un’azienda di moda. Si fa infatti portavoce di uno stile di vita e di lavoro poco in voga oggigiorno: quello dell’attesa, in cui il sapere proveniente dalle mani degli artigiani italiani prevale su quello delle macchine. Di conseguenza, il tempo rallenta e torna a essere tale, pieno di senso e di valore.
ph: press office
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