Se c’è qualcuno a cui le limitazioni della pandemia hanno fatto esprimere la propria creatività in modi alternativi ancora più efficaci, quello è Hedi Slimane.
Dalla SS21, proseguendo con la Fw 20212022, il Direttore Creativo di Celine ha dimostrato come l’obbligo di rinunciare alle passerelle tradizionali si sia trasformato per lui in un invito a realizzare corti quasi cinematografici.
È questo il caso del video presentazione di Teen Knight Poem, la sua ultima collezione Autunno Inverno.
Realizzato al Château De Chambord, il castello più grande della Valle della Loira, il corto mette in relazione la gioventù contemporanea con quelli che erano i cavalieri rinascimentali alla corte di Francesco I.
Tra i campi e i controcampi che la macchina compie tra il volto di uno dei cavalieri a servizio del Re della moda e un falco attento, che ricorda chiaramente l’epoca dei cavalieri e del Medioevo, la camera rivela l’architettura mastodontica del castello, che si staglia contro un cielo terso.
I giovani cavalieri, a cavallo di stalloni Andalusi bianchi e neri, corrono come portabandiere reggendo lo stemma di Celine.
L’effetto del bianco marmoreo contro il grigiore delle nubi crea un gioco di luce quasi accecante e, se non si fosse completamente sicuri di guardare la presentazione di una sfilata, si potrebbe quasi pensare di essere finiti per sbaglio su un episodio di Game Of Thrones.
Con la fine della fase di ambientazione, la camera finisce per concentrarsi finalmente sul passo incalzante dei modelli, piccoli puntini neri in un panorama austero.
Ed è qui che si rivela il nuovo stile che Slimane sta adottando dalle ultime passerelle ad oggi: guardare attentamente ai giovani, per ispirarsi a loro e non perdersi la forza comunicativa di esprimere l’adolescenza attraverso l’abbigliamento.
Guardando la sfilata di Celine mi viene in mente l’uscita dalle High School americane. Orde di ragazzi, sedicenni al massimo, che stratificano, abbinano, sovrappongono tutto quello che trovano nell’armadio. Tutto chiaramente orchestrato dal gusto impeccabile, raffinato e visionario di Slimane, che ripete l’operazione adattandola ai massimi canoni estetici della Haute Couture Week.
In passerella l’estetica di sottofondo è quella ‘e-boy’, dei ragazzi che matchano il grunge al new-romantic, unendo echi dell’estetica emo al genderless. Gli elementi chiave e-boy sono le camicie, i colletti bianchi, i choker in pelle con borchie, le collane e il gioco delle sovrapposizioni. Concetti che ritroviamo pienamente nella sfilata di Celine.
I capi, accessori compresi, sono lavorati fino al limite, marcando la passione di Slimane per minerali e pietre preziose. Pensate solo che l’ultimo pezzo che vediamo sfilare è un oggetto unico: 23 ricami, 1300 ore di lavoro per realizzarli.
Insieme alla sfilata precedente, si nota che il target del brand sta cambiando e sta cercando di ringiovanirsi, appellandosi agli under 30.
Il pezzo che tutti vorremmo? Gli stivali di faux fur.
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