Who The Fuck Is Andrea Pompilio?
Mancano pochi giorni all’uscita della collezione Spring Summer 2021 di Andrea Pompilio e abbiamo avuto l’occasione di fare due chiacchiere con il designer scoprendo il suo background e le sue ispirazioni.

Andrea Pompilio
Puoi raccontarci del tuo background?
Ho avuto un background famigliare estremamente creativo, con mio padre architetto e mia madre pittrice. A Pesaro mia nonna era proprietaria di alcune boutique dove passavo molto del mio tempo e da lei ho di sicuro ereditato il gusto e la passione per la moda. Già a 8 anni volevo fare lo stilista ed è stato proprio così!
Qual è stata la tua ispirazione principale per iniziare la carriera da Fashion Designer?
La vera ispirazione professionale arriva dai miei due nonni, ufficiali dell’esercito in impeccabile uniforme militare ed eleganti gentlemen. Sono loro ad avermi trasmesso in qualche modo il gusto e l’attenzione per determinati stili maschili e ad aver forgiato la mia identità creativa. Questi elementi sono poi entrati effettivamente all’interno delle mie collezioni, che sono sempre molto sartoriali e ricche di dettagli che fanno riferimento allo stile militare.
Abbiamo visto che dopo tanti anni, per la stagione Spring Summer 2021 hai ripresentato una collezione donna, raccontaci un po’ più nel dettaglio come è stato l’approccio con il womenswear.
A distanza di cinque anni dalla mia ultima collezione donna, ho voluto ritornare a disegnare la linea, un progetto che era stato temporaneamente “messo da parte” per dedicarmi ad altro, ma che è sempre e comunque rimasto nella mia mente e nella mia volontà. Amo creare abiti da donna che rispettino il mio ideale, e dunque riflettano le caratteristiche principali che sono proprie della linea uomo, dalle combinazioni di tessuti e textures ai tagli classici e alle linee semplici. Immagino una donna forte e di grande personalità, che sa di poter essere affascinante anche con una giacca sartoriale di taglio maschile che mixa con i suoi capi femminili per una sensualità non scontata e non convenzionale.
È qualcosa che trovo estremamente attraente.
Qual è l’estetica principale che guida le tue creazioni?
Sono un grande osservatore; prendo ispirazione da tutto ciò che mi circonda. Le mie collezioni sono frutto di appunti, fotografie, esperienze ed emozioni. Il made in Italy e l’eleganza italiana sono parte del mio DNA e punto di partenza per disegnare collezioni che siano però molto moderne, cosmopolite e con un’attitudine al viaggio, sia esteriore che interiore. Infine, una maniacale attenzione per forme e dettagli e grandi temi che ritornano sempre: sartorialità, volumi, lazy attitude, sport, militare, righe e check, ad esempio.
Quanto è importante per te lo studio dei volumi nelle tue collezioni?
Molto importante. Quest’anno ad esempio, i volumi ritornano più standard rispetto agli oversize degli anni passati. Sono più vicini agli anni ‘70, come si vede dai cappotti, nella gonna a linea ad A e nelle platform di caucciù. Avevo voglia di tornare al mood rigido e architettonico di quegli anni e ho utilizzato questo stile per disegnare alcuni capi della collezione.
Sappiamo che precedentemente e parallelamente alla direzione del tuo brand personale, hai lavorato con marchi importanti. Raccontaci un po’ meglio queste esperienze e in che modo hanno influito sulla tua formazione.
Dopo aver partecipato come special guest a diverse edizioni di Pitti Immagine Uomo e ad aver vinto nel 2011 il concorso Who’s On Next, dalla SS13 ho iniziato la collaborazione con Onitsuka Tiger, di cui sono Direttore Creativo dal 2017 e il cui store a Milano è stato inaugurato il 18 dicembre, interamente e creativamente pensato da me e realizzato dall’arch. Filippo Dini, che ha saputo trasformare il mio pensiero in realtà.
Nel 2012 ho collaborato con Moncler, Boglioli e Jet Set mentre nel 2013 sono stato il primo designer ad aver beneficiato del supporto di Giorgio Armani sfilando con la collezione SS14, il mio effettivo debutto alla Milano Fashion Week. Dal 2014 al 2016 sono stato Direttore Creativo di Canali e dal 2017 Direttore Creativo della divisione calzature e borse uomo e donna di Diesel. Sempre nel 2017 la capsule per Rossignol.
Nel 2018 ho fondato la mia linea menswear/childrenwear Apn73 (APN73 = A PERSONAL NOTE 73, le iniziali di Andrea Pompilio e 1973, il suo anno di nascita) che ripercorre il mio personale viaggio creativo delle mie esperienze. Nel 2019 invece la capsule con La Martina per la collezione SS20.
Qual è il tuo pezzo preferito della collezione Spring Summer 2021? Perchè?
Per la donna il trench floreale in tessuto haute couture dévoré doppiato e laserato, che crea nel tessuto sottostante fiori tagliati a vivo e sfilacciati. Per l’uomo il giubbotto anni ‘60 rigato, asciutto e con i riporti di vellutino a coste. Semplicità e rigidità architettonica tipicamente anni ‘70.
Quali sono i tuoi goal futuri?
Uno sviluppo sempre più consistente per la collezione donna. Stiamo portando poi in Europa la collezione in collaborazione con la cinese JNBY che presenteremo per la seconda volta con un video durante la Fashion Week. La collezione unica uomo e donna sarà invece presentata come la scorsa volta, nell’edizione della Fashion Week donna, saltando il calendario dedicato all’uomo.
E progetti nuovi e collaborazioni usciranno a breve!
CONTATTI:
Instagram: @andrea_pompilio
Website: www.andreapompilio.it
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