Snapchat fa parlare ancora una volta di sé puntando tutto sulla realtà aumentata. Se anche per voi il social con il fantasmino è morto quando Instagram ha iniziato a proporre stickers e stories dalla durata di 15 secondi, forse è il momento di ricrederci sulla sua definitiva scomparsa.
Lo abbiamo visto pochissimo tempo fa riportare il mondo moda ad investire fuori dai canonici Instagram, Youtube e Facebook attraverso Valentino e la campaign virtuale promossa per il lancio delle One Stud, (se vi siete persi la notizia ne abbiamo parlato QUI) e nel settore beauty con “clienti” come Mac Cosmetics ed Estèe Lauder.
Ed ecco che, dopo i primi, riusciti, esperimenti, la realtà aumentata sembra una convincente strategia per riacquistare l’interesse degli utenti ormai assopiti e disinteressati della piattaforma ed invitare nuovi adepti ad iscriversi.
Ma andiamo per punti. In cosa consiste la realtà aumentata proposta da Snapchat?
Altro non è che un try-on haul virtuale! Una comodissima funzione di simulazione shopping che ci permette di provare capi, rossetti, acconciature, scarpe ecc. attraverso un filtro che elabora le nostre features fisiche e, riconoscendo le differenti parti del corpo, ci permette di accessoriare con diversi elementi fittizi il nostro outfit.
Nel caso di Valentino era possibile indossare le sneakers e provare a fare qualche passo con in background il proprio vialetto di casa, adesso, però, Snapchat ha in mente di dimostrare fino a che punto gli strumenti dell’ AR possono essere integrati nell’app. Per farlo sarà necessario per la piattaforma il supporto dal fashion world. Avendo, infatti, in programma una rete di servizi e funzioni collegate che convivono armoniosamente l’una con l’altra, nessun settore si sarebbe potuto prestare meglio se non quello della moda, con tutte le sue sfaccettature e la sua audience di interessati sempre più estesa.
Snapchat afferma, infatti, che sarà possibile provare look diversi con abiti, borse, occhiali, bracciali e gioielli vari, indossarli e muoversi lasciando all’app il compito di rilevare i movimenti e permetterci di girarci e spostarci per capire la vestibilità e le varie possibilità di ogni oggetto proposto.
Oltre a queste già innovative integrazioni, per i prossimi aggiornamenti dell’app, sono previsti degli strumenti capaci di inglobare la voce e i gesti all’interno dei filtri, dei veri e propri cataloghi di brand da cui poter accedere direttamente allo shop virtuale e funzioni in grado di decodificare oggetti visti in foto o nella vita reale e reindirizzare al loro acquisto.
A fidarsi della nuova realtà aumentata di Snapchat pensata per la moda arrivano Prada e Farfetch, che, viste le tante funzioni inedite del social, sono pronte a scommettere e a fidarsi dell’espansione dell’ AR come alternativa valida ai “vecchi metodi”, tra cui immaginiamo di considerare anche la funzione shop di Instagram e le varie esperienze marketplace social-store già esistenti.
Nel caso di Prada, ad esempio, verrà esplorata la funzione che si basa sui gesti “contactless”. Sarà possibile, infatti, attivare il filtro e allontanarsi dal dispositivo per poter osservare il proprio look con borse Prada come se si stesse guardando l’immagine riflessa in uno specchio. Con un semplice “swipe” della mano la borsa cambierà colore, facendo provare le differenti varianti senza mai prendere in mano il proprio telefono.
A convincere Farfetch, invece, oltre alle ormai ovvie funzionalità all’avanguardia è l’aspetto di informalità e sicurezza che il Social trasmette, permettendo solo ai conoscenti e agli amici selezionati di ricevere e visionare i propri contenuti.
La caratteristica più giocosa e meno d’apparenza di Snapchat favorirebbe quindi, secondo il multi brand Britannico-Portoghese, l’attività più intima dello shopping tra amiche, del consiglio su quale borsa scegliere o sulla validità di un outfit rispetto a un altro che si condividerebbe con meno entusiasmo con un pubblico troppo ampio e diversificato, come quello di Instagram.
“Era dato ampiamente per scontato che Facebook, Google, Apple, Amazon, e il resto del mondo tagliassero Snapchat fuori dall’equazione, ma Snapchat ha costruito un ecosistema di realtà aumentata supremamente forte, ben strutturato e che sembra in grado di poter soddisfare davvero il tracking corporeo 3D che serve all’industria della moda.”
Afferma Matthew Drinkwater, capo della Fashion Innovation Agency del London College of Fashion e mente di numerosi progetti basati sul Body-tracking nel fashion system.
Sarà la realtà aumentata a riportare Snapchat in auge e ad allontanare Instagram dal monopolio indiscusso dei Social?
Per saperne di più:
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Se ti è piaciuto questo articolo, leggi anche:
Maison Valentino e la nuova sneaker “One Stud” da indossare su Snapchat
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