La nuova e rinnovata edizione di White Milano è andata in scena dal 23 al 26 settembre durante la Milano Fashion Week e ha riscoperto le sue due location storiche di Tortona 27 Superstudio Più e Tortona 54 Base Milano Ex Ansaldo. Il tema principale? Sign of the time, proprio a celebrare la rivoluzione estetica portata avanti tra eventi e installazioni all’insegna della fusione tra avantgarde e stile classico.
Quest’anno White Milano ha proposto un progetto speciale e innovativo: oltre ai numerosi espositori, sono state allestite da Dimorestudio 7 Secret Rooms, un progetto in cui, ogni brand ha raccontato il proprio valore identificativo, il tutto in una nuova chiave interamente giocata su un dialogo essenziale tra moda e design. Kiton, Massimo Alba, Aspesi, Incotex, Tagliatore, Finamore e Borsalino sono stati i protagonisti di questa novità. Guardando al futuro attraverso un linguaggio rivoluzionario, hanno reinterpretato l’universo femminile attraverso i pezzi chiave del guardaroba maschile.
La fluidità di genere è stata inoltre celebrata anche attraverso “Unconventional 002”, uno spazio interamente dedicato a Vivienne Westwood dove sono stati esposti gli abiti della collezione Autunno/Inverno 2021, in una visione libera da preconcetti legati al gender e volta ad uno stile unisex. La collezione è divisa in diverse storie stilistiche e capsule, attraverso le quali emerge la classica sartorialità britannica, con gli stili iconici della Maison. Tessuti di lana tradizionali nelle classiche fantasie come il tartan, il motivo a lisca di pesce e il principe di Galles, si fondono con denim riciclato, viscosa ottenuta da fonti sostenibili e seta organica attraverso un sistema di stampa innovativo, per creare una collezione a basso impatto ambientale.
L’innovazione ha rappresentato il focus principale anche della partnership tra il White e il British Fashion Council, che è stata tradotta nell’angolo espositivo ROOMS di LONDRA in cui è emersa la forza e la profondità della fashion community londinese grazie agli 11 designer selezionati: AHLUWALIA, ANCUTA SARCA, COMPLETED WORKS, DURAN LANTINK, EDWARD CRUTCHLEY, HELEN KIRKUM, JORDANLUCA, MAXIMILIAN DAVIS, PALMER//HARDING, SAUL NASH e SWEET LIME JUICE.
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Un corner dai forti colori accesi e ricco di luminosità è quello di Swarovski che sceglie il White per celebrare i suoi 126 anni di storia. Il brand volge lo sguardo al futuro con una nuova e ambiziosa visione posizionandosi nella sfera del lusso accessibile.
“Ignite your dreams” è la parola d’ordine della nuova era Swarovski, ambientata in un immaginario Wonderlab che, secondo le parole di Giovanna Engelbert, Direttore Creativo della Maison, rappresenta un laboratorio di creatività radicalmente inclusivo, che invita il mondo a celebrare la propria individualità.
Le nuove collezioni Swarovski di Giovanna Engelbert esplorano le geometrie essenziali del cristallo, ispirate ai primi disegni di Daniel Swarovski, per arrivare a una dimensione creativa assolutamente nuova. La celebrazione del patrimonio austriaco e l’eccellenza Swarovski nella lavorazione del cristallo, offrono una varietà di gioielli in colori infiniti, texture complesse e pietre tagliate esclusive, che permettono ogni espressione di stile: classico, punk, dolce e sorprendente.
Il White inoltre, da sempre è anche trampolino di lancio per brand emergenti, per questo abbiamo selezionato per voi alcuni “Best of”!
DUARTE
Brand portoghese nato dal talento creativo della stilista di stampo streetwear Ana Duarte, il cui stile è fortemente influenzato da un approccio innovativo all’approvvigionamento e alla produzione. Dopo essere stato insignito del C.L.A.S.S. Icon Award 2021, in quanto brand impegnato nella salvaguardia per l’ambiente tramite l’uso di materiali ecosostenibili, per la SS22 ha creato una collezione composta da 40 pezzi unisex, tutti ispirati a Tadao, il suo fedele amico a quattro zampe.
È lui infatti, il protagonista indiscusso di questa linea e viene rappresentato come un supereroe custode di un mondo che lotta contro i problemi ambientali generati dall’umanità. Il supereroe Tadao, come un protettore della sostenibilità, combatte contro questi mostri moderni: Smog Man, Fire Man, Deforestation Man e Wave Man, che rappresentano rispettivamente l’inquinamento atmosferico, il cambiamento climatico, la distruzione delle foreste e il consumo eccessivo d’acqua.
L’assortimento si compone di 20 outfit nei quali l’abbinamento di colori gioca un ruolo cruciale nella visione d’insieme della collezione: il rosso acceso e il giallo senape si alternano ai toni del denim, grigio e azzurro pallido, fondendosi con le stampe colorate, mentre gli accenti di nero sembrano enfatizzare la sagoma dei capi. I veri protagonisti sono però i materiali innovativi ed eco-friendly. Questi provengono infatti, da fibre naturali, trasformazioni di materie prime secondarie o ancora tecnologie all’avanguardia: polimeri di nuova generazione, materiali a base biologica, materiali artificiali e materiali biofabbricati.
GONÇALO PEIXOTO
Fondatore e stilista del marchio omonimo di abbigliamento femminile con sede a Porto, fin dai suoi esordi, Gonçalo Peixoto si è rivelato un giovane artista nel campo della moda, spinto dal suo amore folle per l’abbigliamento e dal suo bisogno di creare.
“ALICE WE WILL MEET IN THE WONDERLAND” è il paese delle meraviglie della memoria di Gonçalo Peixoto che ha ispirato la sua collezione per la stagione SS22.
“In un viaggio attraverso lo scrigno di ricordi di mia nonna Alice, il ‘we will meet in wonderland’, riflette la speranza di una riunione con la persona che ha influenzato la mia infanzia in modo molto impattante e ricrea il luogo immaginario e utopico dove le nostre anime si incontrano di nuovo”, spiega il designer.
Un desiderio candido che si materializza nelle silhouette e nei tessuti a figura e immagine della nonna di Gonçalo, attraverso un’intensa esplorazione di motivi floreali, uncinetto e broccati.
Un mix di “Saudade” e allegria, la collezione è principalmente dominata dai verdi, segno di “speranza nel ritorno alla normalità”, ma anche da un’ampia tavolozza di rosa e viola che cercano di “celebrare le stagioni calde”.
VADERETRO
Un po’ anacronistico, un po’ antiquato, questo brand Made in Italy è allo stesso tempo anti-moderno e completamente retrogarde. Vaderetro non è solo un marchio, è un art de vivre. Diffonde arti, culture e sottoculture attraverso il proprio stile di abbigliamento unico e variegato, senza sesso.
La collezione SS22 dal titolo “SPLENETIC” è il capitolo IV nel percorso creativo del brand. Qui Vaderetro sceglie di interpretare lo Spleen di Baudelaire, che riflette oltre la malinconia, l’assoluta ed esistenziale noia e il suo ideale. In altre parole, l’aspirazione alla perfezione.
Questo quarto paragrafo si traduce con la ricerca dell’originalità nella semplicità: l’estetica sfiora il dandismo di Baudelaire a favore di uno stile sobrio e senza sforzo, ma anticonformista, che si prende gioco della borghesia imprigionata nelle sue convenzioni. È un matrimonio paradossale, che si manifesta attraverso capi sartoriali meticolosamente rifiniti a mano e contrastati da bordi grezzi, grafiche audaci e dipinti stampati su abiti eleganti.
“SPLENETIC” insomma, è il DNA di Vaderetro: un bisogno di esistere controcorrente, un comportamento che oscilla tra fascino e provocazione, l’estetica che supera la morale, la creazione di uno stile unico, “l’ultimo scoppio di eroismo in epoche decadenti”. Charles Baudelaire.
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