A gennaio 2020 arriva l’inaspettato annuncio: Jean Paul Gaultier, designer e fondatore della kermesse francese conclude la sua carriera di direttore creativo dopo 50 anni di successi e storia della moda. Il designer aveva abbandonato la moda ready-to-wear da diversi anni, precisamente nel 2014, quando si allontana dai riflettori delle passerelle parigine con l’intenzione di voler esprimere la sua creatività esclusivamente nell’haute couture e senza costrizioni. Ed è stato proprio così. Il 27 settembre di quell’anno, tra commozione e una standing ovation di 1500 invitati.
Certo, è inevitabile dire che questi ultimi anni la casa di moda ha vissuto momenti imprevedibili, tra scompiglio e novità. Ma d’altronde, per l‘enfant-terrible, la moda è sempre stata sinonimo di sperimentazione e irriverenza, quindi perché non cambiare di nuovo la carte in tavola? Dall’ultimo show con Jean Paul Gaultier alla guida della casa di moda tenutosi il 20 gennaio 2020 al Theatre du Châtelet di Parigi e diversi mesi d’assenza, il designer, nel solo ruolo di brand ambassador, ha iniziato una nuova era con un ritorno al pret-a-porter.
Al timone della nuova direzione creativa per la prima campagna presentata il 28 maggio c’è Florence Tétier, giovane designer che ha saputo reinterpretare in modo spontaneo, satirico e irriverente la filosofia dello stilista nello short film “Les Marins”. Ispirata al mito del marinaio, l’atmosfera del cortometraggio vede come guests Bella Hadid, Omar Sesay e Qaher Harhash, completamente ‘immersi’ in un ambiente subacqueo chimerico, rilassato e un pò kitsch – ma è di Jean Paul Gaultier e quindi tutto è concesso. I modelli indossano capi e accessori iconici come l’US navy hat e il cone-bra, realizzato per Madonna nel 1991 in occasione del Blonde Ambition Tour.
I capi della collezione ready-to-wear, disponibili adesso sul sito web, sono stati realizzati seguendo una strategia ‘collettiva’ e inclusiva: collaborare con i designer della nuova generazione del fashion, di stagione in stagione. Per questa primo debutto protagonisti sono: Ottolinger, Palomo Spain, Marvin M’Toumo, Alan Crocetti e Lecourt Mansioo, i quali, con la supervisione esterna dello stilista, hanno sviluppato una capsule collection alla “marinière”, composta da abiti genderless, asimmetrici, con stampe “striped” provenienti dall’archivio anni ’90, cut-out e alcuni item vintage.
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