Oggi noi di Wait!Fashion abbiamo incontrato Beatrice Selini e Camilla Lorenzi, cugine bergamasche, founder e direttrici creative di Tu Lizé. Un brand nato nel 2021 che si è approcciato a nuove tecniche di up-cycling, proponendo una nuova visione della maglieria dall’ispirazione pop.
Ciao Beatrice e ciao Camilla, innanzitutto grazie per aver accettato il nostro invito e per la disponibilità. Raccontateci un po’ come e quando è nato il Tu Lizé
Camilla: si può dire che siamo “figlie d’arte”, quindi il mondo della moda è sempre stato molto vicino a noi in quanto le nostre mamme sono sorelle e da 40 anni lavorano nell’azienda di famiglia che si occupa della produzione di accessori per conto terzi. Inoltre, abbiamo sempre avuto una propensione e passione per il fashion. Tu Lizé, infatti, nasce nel 2021 quasi per gioco, con la voglia di realizzare delle giacche per noi stesse. Il primo capo creato è stata la giacca mimetica con le maniche in lana crochet e, dopo vari apprezzamenti, abbiamo deciso di realizzare abiti anche per un uso commerciale “amatoriale” riscuotendo un certo successo. Da qui è nata l’idea di crearne un brand. Nel nostro caso è nato, quindi, prima il prodotto e poi Tu Lizé.
Che tipo di background avete avuto? Come vi descrivereste?
Camilla: ho studiato giurisprudenza ma, come anticipato, la moda è sempre stata tra le mie passioni, difatti ho sempre cercato di affiancare questo mondo anche ai miei studi frequentando dei corsi affini come “Diritto della moda”.
Penso di essere una persona molto determinata, proattiva e coraggiosa.
Beatrice: anche per me la moda è sempre stata tra i miei interessi e ho studiato economia in Bocconi con una base di arte, cultura e comunicazione portando come tesi uno studio sul marketing della moda. Successivamente, durante la magistrale in Iulm, tutti i miei corsi opzionali erano in “Fashion Communication” effettuando poi alcuni stage in showroom.
Mi definisco una persona emotiva, pacata, creativa e intraprendente.
Camilla: il nostro modo di essere, la passione comune verso la moda, il desiderio di voler creare qualcosa di proprio e sicuramente il momento storico che abbiamo vissuto a Bergamo durante la pandemia ha dato la spinta necessaria per realizzare qualcosa di nuovo, che fosse stimolante e innovativo.
Da dove arriva il nome del vostro brand?
Beatrice: Tu Lizé non ha un significato reale ma nasce dall’ispirazione del primo crochet che abbiamo realizzato per la SS21 in quanto il disegno del ricamo aveva la forma di un fiore. Studiando i nomi dei fiori ci era piaciuto molto come suonava il nome “tulipè” e giocando con le lettere è nato poi il nome del nostro brand.
A che tipo di persona vi rivolgete?
Camilla: i capi Tu Lizé si rivolgono a una donna dai 40 anni in su alla ricerca di capi originali. Sicuramente questo dettato anche da un fattore prezzo in quanto, essendo degli abiti realizzati a mano, è medio-alto. Nonostante questo è un brand trasversale con un prodotto apprezzato da ragazze giovani fino alla donna adulta.
Beatrice: chi veste Tu Lizé lo indossa per gusto e non per esigenza. Le nostre clienti infatti vengono attirate in negozio dal capo e dalla sua estetica molto forte.
Qual è l’estetica principale che guida le vostre creazioni?
Beatrice: tutti i capi sono sempre molto colorati con la caratteristica principale del crochet che viene lavorato in modi diversi: dalla maglieria fino ai pantaloni, ma i capi più forti sono le giacche, nonché le prime realizzate. Difatti il capo iconico è la giacca mimetica con le maniche in crochet.
L’estetica che guida le nostre creazioni nasce dal tentativo di unire due mondi completamente diversi: il mondo del militare abbinato al mondo del crochet, quindi più romantico, utilizzando anche dei tessuti gessati dal sapore maschile.
In poche parole il nostro stile si basa su forte contrasti.
Tre aggettivi e punti di forza che contraddistinguono Tu Lizé
Beatrice:
- unicità: in quanto i nostri capi sono unici nel proprio genere e ogni abito è diverso dall’altro per via dell’artigianalità;
- colorful: abbinamento di contrasti e colori forti
- innovazione: poiché è prodotto nuovo che nessuno ha mai proposto sul mercato e l’innovazione sta anche nell’abbinamento contrastante del mondo militare e del crochet, universo totalmente romantico
Questi tre aggettivi racchiudono appieno i nostri punti di forza!
Da dove e da cosa parte la vostra ispirazione?
Beatrice: dietro ogni collezione c’è una forte ricerca. Ogni capo è realizzato a nostra immagine e somiglianza, quindi l’ispirazione è molto personale e se noi per prime lo indosseremmo.
Le nostre collezioni richiamano molto l’ambiente naturalistico, difatti troviamo spesso le tonalità del marrone, dei verdoni, e dei grigi per l’inverno, mentre per le stagioni più calde i colori si accendono e sbocciano i fiori.
Nel mondo del fashion si parla tanto di ecosostenibilità e impatto ambientale. Seguite un processo produttivo sostenibile per la realizzazione dei capi e svolgete altre attività che possano essere considerate green?
Camilla: la produzione è in Italia quindi l’obbiettivo è quello di rendere la filiera il più breve possibile. Ad oggi non possiamo ritenerci un brand green al 100% in quanto è molto complesso, ma nel nostro piccolo cerchiamo sempre di fare la scelta più sostenibile.
Crediamo comunque che Tu Lizé sia un brand eco-friendly in quanto diamo una seconda vita alle vecchie divise militari inutilizzate, ovvero raccogliamo e selezioniamo dai vari eserciti militari tutto ciò che è in sovraproduzione.
Secondo voi quale è il modo per essere sostenibile e avere un luxury approach allo stesso tempo?
Beatrice: Tu Lizé è un brand slow fashion in quanto riutilizza giacche militari unendole al crochet e al ricamo a mano, mondi molto preziosi.
La realizzazione di ogni singolo capo richiede una giornata intera e riteniamo che il lusso stia proprio nella cura dettagliata della produzione. Ogni minimo “difetto” fa parte dell’artigianalità e manualità della costruzione del capo.
Quindi dal lato green abbiamo il recupero delle giacche mimetiche e dal lato luxury abbiamo il crochet e l’artigianalità.
Condivideteci un aneddoto del vostro percorso che ricordate con piacere!
Camilla: il percorso di crescita è stato rapido e inaspettato in quanto non siamo partite con l’intenzione di creare un business così grande, quindi, sicuramente aver raggiunto un livello così alto in breve tempo ha dato molte soddisfazioni, ma il momento di cui andiamo più fiere è stato quando uno dei maggiori player del fashion system americano, nello specifico Bergdorf Goodman, si è interessato al nostro brand e ci ha offerto l’opportunità di organizzare un evento a New York nel novembre 2021.
Beatrice: un’altra soddisfazione molto grande è stata quella di aver ricevuto apprezzamenti direttamente dalle persone. Ad esempio è capitato diverse volte che, passeggiando per la città di New York e anche per lo store indossando la nostra giacca mimetica iconica, le persone ci fermassero per chiedere la provenienza dei capi e fare apprezzamenti acquistandola immediatamente sotto i nostri occhi su Farfetch.
Sono sicuramente dei momenti in cui realizzi effettivamente che ciò che stai facendo lo stai facendo bene!
Inoltre, il fatto di essere presenti in alcuni negozi a noi molto vicini, dove per prime fin da piccole acquistavamo, entrare e vedere i nostri capi, è una grande gratificazione!
C’è stato un ostacolo che non vi aspettavate in questo percorso?
Camilla: Tu Lizé, essendo un brand slow fashion con una forte accezione e produzione artigianale, ne ha risentito nel momento in cui è stato fatto un grande salto in termini di quantità. Quindi l’aumento di numeri, non essendo una produzione a livello industriale, non è stato facile da gestire, ma al momento siamo in una fase in cui riusciamo a coordinare il tutto in modo abbastanza facile.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Beatrice: il nostro desiderio è quello di espanderci sempre di più verso mercati esteri e nuovi, rendere il brand più lifestyle e sempre più riconoscibile.
Un’ultima domanda: che consiglio dareste a un giovane designer che desidera intraprendere la vostra strada?
Beatrice: non avere paura, affidandosi alle persone giuste e fare un passo per volta senza avere troppa fretta.
Camilla: un altro consiglio che mi sento di dare è quello di affidarsi a uno showroom e a un marketing team competenti che sappiano aiutare e far crescere il brand nel modo più corretto e coerente possibile!
Grazie mille Camilla e Beatrice per questa lunga chiacchierata!
Speriamo che questo possa diventare anche un messaggio per tutti coloro che vorrebbero lavorare nel mondo della moda ma non hanno frequentato il classico corso in Fashion Design. Questo insegna inoltre che, con la passione, la volontà e la forte determinazione, si possono raggiungere grandi risultati!
Website: www.tulize.it
Instagram: tulize
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