La nuova capsule di t-shirt limited edition in collaborazione con l’artista londinese
Floragatan 13, ex ambasciata ceca a Stoccolma, dal 2019 è la nuova sede centrale del brand Acne Studios. L’edificio modernista è stato progettato da Jan Bočan e allestito con le opere dell’artista londinese Daniel Silver, dal 2010 in stretto contatto con il brand.
La scultura figurativa di Daniel Silver si è adattata al contesto creando dei grandi collage astratti con gli scarti e le eccedenze di tessuti appartenenti agli archivi del marchio. Tagliati ed assemblati a mano, i collage sono ora diventati ispirazione per un’edizione limitata di t-shirt.
Lo stile minimal e pulito che da sempre contraddistingue l’artista, esplora nuove tecniche e forme servendosi di quattro tonalità di colori: bianco, nero, verde e rosa.
Sono proprio questi quattro colori che tingono le t-shirt ispirate a questo progetto: un numero limitato di magliette fatte a mano disponibili su acnestudios.com dallo scorso 30 aprile. In vendita al prezzo di 180 euro.
Proprio come le opere originali, anche quelle riprodotte sulle tee sono veri e propri collage handmade di ritagli di jersey con applicazioni glitter e pellicole riflettenti. Le iniziali di Silver sono ricamate sul retro di ogni t-shirt, modo con cui l’artista firma i suoi lavori bidimensionali.
Oltre alle concettuali t-shirt, nello store di Acne Studios sarà esposta anche parte della collezione primavera-estate 2020, una collezione in cui i protagonisti sono i dipinti di August Strindberg
You might also like
More from Brands & Designers
Donatella Versace e Dua Lipa: gli anni ’60 nella co-lab “La Vacanza”
Donatella Versace e Dua Lipa insieme per la Pre Fall 23 per celebrare l’estate italiana. La co-lab tra moda e musica porta gli abiti da cocktail a bordo piscina. Moda e musica convergono a Cannes, dove la Maison Versace ha
Moda e design: un dialogo aparto
Dai primissimi anni del 1960, la dimensione artistica che seguì la rinascita economica, artistica e scientifica vide la moda come protagonista di un mutamento che lasciò gli ambienti comuni per entrare negli spazi privati quanto intimi della casa. Una casa
Schiaparelli: il prêt-à-couture di Daniel Roseberry per la FW23
Arte e moda? Un connubio ben noto al più ampio pubblico, ma che ancora stride nel rapportarsi con la quotidianità, che predilige forma e funzione a taglio e creazione, cioè quel binomio di cui tutt’ora si nutre la Couture.