Emily Ratajowski rischia di essere per questa generazione la piccola Marylin, quella che fu un po’ Letizia Casta nei primi anni 2000.
Una modello non modella (perchè priva dell’ altezza e i canoni delle classiche modelle), un’attrice-non-attrice, perchè non arriva dalle scuole di cinema e in fondo una grande attrice non è. Eppure, nonostante tutto, porta con se una carica e un fascino come poche, pochissime altre.
Forse per quelle tette grandi, grandi e sode capaci di vincere per un filo la sfida con la gravità in modo da apparire totalmente autentiche.
Così vere che i fan come il sottoscritto, se ci raccontassero che sono finte, si sentirebbero come il giorno in cui ci hanno detto che Babbo Natale non esisteva davvero. Non ci vorremmo credere. Ci rifiuteremmo di crederlo.
Per chi come noi, viene trapassato da questo fascino che sempre più raramente è in grado di bucare gli schermi dei nostri pc e delle televisioni, è arrivata una chicca.
Prima del boom delle campagne pubblicitarie, dei calendari di Sports Illustrated, del video Blurred Lines dove Emily ballava senza veli con una confidenza con il suo fisico che lasciava assolutamente attoniti, un fortunato fotografo, Jonathan Leder nell’estate del 2012, convocava a Woodstock la giovane Emily (allora ventenne) per scattarle una serie di foto che ci mostrano come già 3 anni fa, la ragazza aveva la stessa scioltezza nell’esibire il suo fisico (e il suo sguardo) davanti all’obiettivo, e anche che le sue benedette tette, non avevano una dimensione più ridotta.
Oggi la casa editrice di Leder, la Imperial Publishing è uscita con un’edizione limitata e numerato in 250 esemplari, di ‘Emily Ratajowski‘ un libro fotografico che riproduce in 32 pagine tutti gli imperdibili scatti di quella sessione.
In vendita a 40 $, fino ad esaurimento sul sito della casa.
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