C’è un brand che stiamo seguendo da tempo. Si chiama Hype ed è inglese. Nel giro di pochi mesi questi ragazzi di Brighton hanno dato vita a qualcosa di incredibile: partendo dai banchetti dei festival indipendenti, dal tam tam in rete (e in particolare su Facebook), grazie a un prodotto azzeccatissimo hanno creato un brand streetwear che si sta inserendo tra i grandi nomi della scena internazionale. Il tutto in un tempo record, meno di 2 anni.
Circa un anno e mezzo fa vedo in rete una t-shirt a stampa floreale con un logo che non passava inosservato: Hype. Così la compro (d’altra parte costava solo una ventina di euro).
Da allora inizio a seguirli ed osservare il loro decollo.E non è certo facile, oggi, tra migliaia di nomi, emergere nel panorama streetwear.
Come hanno fatto quindi i ragazzi? Innanzitutto hanno, tra i primi in assoluto, centrato 2 trend: il tie dye (le stampe in stile hippie, per capirci) e le stampe a sublimazione a grande dimensione. Sono stati bravissimi a cogliere, anzi, ad anticipare leggermente i trend e così hanno presentato le stampe floreali con il loro logo in bella evidenza. Bingo. Rapidamente hanno allargato la gamma realizzando canotte con stampe psichedeliche, sempre con la tecnica della sublimazione, e hanno aggiunto felpe, cap, custodie per cellulare, occhiali da sole e molto altro. Il tutto a un prezzo veramente accessibile.
La qualità, ad essere onesti, per quel che ho potuto toccare, non è molto alta, ma in certi casi la forza delle idee e delle grafiche supera qualsiasi cosa.
Grazie al successo e al web si sono fatti sempre più spazio fino essere chiamati per realizzare dei corner all’interno di alcuni Topman londinesi. E’ sicuramente una sentinella che il successo commerciale è imminente.
Nel frattempo hanno iniziato a partecipare alle fiere street tra cui il Bright a Berlino dove noi di Wait li abbiamo incontrati e conosciuti personalmente. Ed eccoli qui. Sapranno reggere il peso della ‘responsabilità’ ? Saranno in grado di aggiornarsi e mantenersi sempre freschi?
Nel frattempo la notizia è che stanno arrivando in Italia.
You might also like
More from Brands & Designers
Loro Piana accusata di non retribuire i suoi lavoratori indigeni in Perù
"Le nostre eccellenze": questa la value proposition che si trova sul sito ufficiale di Loro Piana alla sezione “viçuna”. E in effetti …
Donatella Versace e Dua Lipa: gli anni ’60 nella co-lab “La Vacanza”
Donatella Versace e Dua Lipa insieme per la Pre Fall 23 per celebrare l'estate italiana. La co-lab tra moda e …
Moda e design: un dialogo aparto
Dai primissimi anni del 1960, la dimensione artistica che seguì la rinascita economica, artistica e scientifica vide la moda come …