Per chi ci segue fedelmente e per chi invece lo stesse scoprendo ora, il calendario settimanale di Wait ha ormai un appuntamento fisso: offrire una selezione di creativi da seguire su Instagram. Ebbene, la top five di oggi tratta la moda maschile proposta da cinque differenti brand emergenti.
Vi chiederete cosa avranno in comune queste menti creative? Probabilmente dal punto di vista stilistico nulla, ma una cosa sicuramente li accomuna: la voglia ovvero di esprimere un messaggio, far conoscere culture e tradizioni di luoghi lontani attraverso il potente mezzo degli abiti. Non vi resta dunque che fidarvi ancora una volta di noi e apprezzare questo viaggio di moda “ancora poco esplorata” intorno al mondo.
@dima.leu
La nostra selezione inizia con Dima Leu, designer di origini moldave ma di formazione italiana. Ha fondato il suo brand di moda maschile e unisex nel 2015 distinguendosi e aggiudicandosi il premio per la categoria menswear dell’edizione 2020 di Who is next grazie ad una proposta creativa che sa mescolare sportswear e tailoring.
Un design che sa sicuramente infondere quel senso di libertà e comodità grazie ad un abbigliamento sportivo ma che al contempo non tralascia eleganza e sartariolità. E la sua ultima collezione “ANDANTE”, appena presentata, né una prova. Tessuti e qualità artigianale occidentale si mescolano alle geometrie orientali per dar vita a silhouette ibride dai volumi morbidi.
@mans
Mans è un brand prêt-à-porter fondato da Jaime Álvarez. Da sempre affascinato dall’eleganza classica che contraddistingueva il suo bisnonno tedesco, proietta la sua visione creativa verso una mascolinità classica influenzata dalle tecniche di Sevile Road e dalla cultura giapponese. Colori forti e ampi revers impreziosiscono un evidente dualismo fatto da sartorialità e sottoculture giovanili. Come se il savoir faire di un tempo incontrasse la leggerezza di oggi. Un dialogo fatto di opposti ma affiancati dalla ricerca di equilibrio.
@ernest.w.baker
Il terzo brand che vi suggeriamo trova la sua essenza nel vintage. E’ quel che si definisce il fascino del passato, la bellezza di indossare un capo che racchiude al suo interno una storia, un affetto o un ricordo. Pensiamo ad esempio ai nostri nonni, quanti di noi li ricordano in particolari momenti dell’infanzia con addosso degli abiti che oggi con ogni probabilità indosseremmo perché non abbastanza vecchi da passare di moda.
E’ un pensiero comune e che come tale accomuna anche Reid Baker e Ines Amorim. Attratti dall’eleganza dei propri cari, la stessa eleganza spesso ritrovata nei gentleman milanesi casualmente incrociati per strada; i due hanno così fondato Ernest W. Baker: espressione di allure d’epoca che non cade mai nel tranello dell’antiquato.
@qasimi
Qasimi, all’anagrafe Khalid al-Qasimi, è un designer mediorientale nonché la mente creativa che sta dietro all’omonimo brand. Le sue creazioni sono la descrizione di un itinerario di un nomade urbano. Quasi un diario di bordo che illustra le meraviglie del mondo arabo e talvolta anche il lato più fragile di quella realtà. Insomma un viaggio culturale raccontato attraverso il potente mezzo della moda. Nonostante la morte del designer avvenuta nel 2019, ancora oggi il brand riesce a portare avanti il messaggio del suo fondatore e grazie anche alla creatività della sorella, nuova direttrice creativa, Hoor al-Qasimi.
@delada
Il nostro viaggio continua in Russia con Delada, etichetta di abbigliamento maschile e femminile. Partendo dalle sue origini, la founder Lada Komarova, ha fatto del suo brand un racconto della sua infanzia trascorsa a Mosca durante il periodo di disgregazione dello stato sovietico negli anni Novanta. Nonostante gli elementi ispirativi risalgono ad un epoca ormai passata e talvolta avvolta da un alone oscuro, il risultato è un’interpretazione progressista ed attuale grazie anche ad un gioco di decontrazioni altamente sartoriali.
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