Idee precise ne ha. Se a questo aspetto si somma una grande conoscenza dei materiali più pregiati e una chiave di lettura del mercato della moda fatta secondo logiche ben precise, venendo così incontro alle esigenze di un pubblico femminile piuttosto vasto, possiamo dire che quella che Federica Tosi sta costruendo, è una realtà via via sempre più solida e concreta all’interno di questa industria. Con il suo omonimo marchio, nato nel 2016, la designer romana vanta già partnership con importanti negozi in diversi paesi come gli Emirati Arabi, la Russia, gli Stati Uniti d’America e, ovviamente, l’Italia. Terra, quest’ultima, in cui ha deciso produrre le sue collezioni, i cui capi sono indossati da personalità di spicco, come ha fatto recentemente la Principessa Charlene di Monaco.
Federica, a che punto sei del tuo percorso come designer del tuo eponimo brand?
Nonostante mi senta come se fossi solo all’inizio, mi rendo conto che sono passati quasi due anni dal lancio del mio brand e sono già alla presentazione della mia quarta collezione! Il tempo permette di focalizzarmi sul mio progetto con sempre maggiore acutezza, tracciando una linea sempre più definita sul mio percorso di crescita professionale.
Recentemente la Principessa Charlene di Monaco ha indossato uno dei tuoi capi della collezione estiva. È l’emblema di donna a cui ti ispiri?
Aver vestito la Principessa è una grandissima soddisfazione, anche perché lei è sempre molto elegante ed attenta al suo modo di vestire. Però, la mia fonte di ispirazione è la donna nel suo essere una figura forte e di carattere che vive la sua indipendenza con spensieratezza, con estrema libertà, e lo dimostra scegliendo cosa indossare. Non è necessariamente una celebrity a cui mi ispiro, anche se ovviamente sono felice quando una donna di questa levatura sceglie di vestire Federica Tosi.
La collezione del prossimo inverno gioca sul dualismo femminilità e piglio rock, due caratteristiche spesso utilizzate dai tuoi colleghi. In cosa la tua proposta si differenzia rispetto alle altre?
Per me ogni capo, anche quello dal taglio più minimal, deve avere un tocco sensuale. La mia anima è rock e il rock fa parte del mio dna, a cui aggiungo un indispensabile tocco chic. Sono quindi i dettagli a fare la differenza: basta uno spacco o una scollatura al punto giusto per stravolgere il sapore di un outfit, pur rimanendo versatile, comodo, facile da indossare nell’arco di tutta la giornata. La mia è una collezione urbana e contemporanea, guarda alla tendenza senza dimenticare la quotidianità di utilizzo. Il mio brand si inserisce nel mercato del lusso rimanendo competitivo a livello di prezzi, nonostante le scelta dei materiali sia di primissimo livello.
Come avviene la loro scelta?
Sono la prima cosa che decido. Mi oriento sempre su tessuti fluidi e puri, semplici ma che diano carattere e forma ai capi. Inoltre, la qualità viene per prima e uso sempre seta, pelle e cotone purissimo.
Progetti futuri?
Il futuro sarà l’evoluzione dei progetti odierni: vivo giorno per giorno.
You might also like
More from Fashion
Loro Piana accusata di non retribuire i suoi lavoratori indigeni in Perù
"Le nostre eccellenze": questa la value proposition che si trova sul sito ufficiale di Loro Piana alla sezione “viçuna”. E in effetti …
Meet the brand: Halíte – make it salty!
Essenziale, ma preziosa. Disinvolta, ma curata. Semplice, ma ricercata. L’anima poliedrica di HALÍTE racchiude in sé tutti questi aspetti, proprio …
Dialogo tra arte e moda – la Rinascita di Ferragamo
Tra arte e moda si intrecciano percorsi e scambi creativi molto profondi. Due mondi in continua evoluzione e contaminazione da …