Oggi ricevo una mail da Olaf Pignataro, dello Iuter team. In sintesi: i ragazzi hanno lanciato il loro nuovo sito. Completamente rinnovato, dove si può dare un bello sguardo anche alla nuova collezione.
Vado subito sul sito. Cazzo… come sono indietro. Non si apre, ci vuole Flash 10. Così mi tocca scaricarlo.
Io do per scontato che qui tutti sappiano che cos’è lo Iuter team. Forse sbaglio, perchè magari ci legge qualche simpatico vecchietto, o qualche intellettuale, topo di biblioteca. Oppure, semplicemente, qualcuno a cui di snowboard proprio interessa nulla. Perciò occorre spiegarlo in breve. Lo Iuter team nasce nell’ottobre 2002. E’ un gruppo di fenomenali snowborder nonchè fenomenali cazzoni italiani, capitanato dai più famosi fratelli Kratter, a cui pian piano si aggrega tutto un team di gente: riders, amici, supporter, gente che passa molto, molto tempo (beati loro) a girare per le stazioni sciistiche, a spaccarsi la schiena nei park, una caduta dietro l’altra, e a rovinarsi, (questo ce lo fanno intuire con una certa fierezza) un party dietro l’altro, una birra dietro l’altra.
Presto, il team, produce felpe e magliette. Sono cose da regalare un po’ in giro, da mettere su per sentirsi parte della crew.
Ma lo Iuter-lifestyle è così trascinante che queste tees iniziano ad essere super-richieste. E per dirla tutta, sono capi che non hanno niente di particolare se non una bella scrittona IUTER e, a volte, stampato sopra bello-in-grande il motto/grido di battaglia: ‘Training kills riders…go party!‘ coniato dal rider Andrea Torella.
Pare logico: quando le richieste sono tante, si inizia a vendere.
Anche io, da snowboarder piuttosto disastroso, mi sono comprato fin dagli albori le mie felpe Iuter (che ancora ho nell’armadio). Ero allo Skipass di Modena (fiera del settore Sport-invernali) ed era il lontano 2002. Ammazza, ora che ci faccio caso ero uno dei primi, visto che a leggere sul loro sito, lo Iuter-team è nato proprio nell’ottobre di quell’anno. Ricordo ancora che strappai ad Andrea Torella 2 felpe arrotolate e conciate come cenci per la modica cifra di 50 euro. Andrea, era decisamente stupito, non si capacitava che volessi proprio quella roba ( che per me rappresentava parecchio…soprattutto una vita che non avrei mai potuto fare..). Quando gli dissi: prendo queste felpe, mi chiese 2 volte ‘Ma le prendi davvero?’
Bene, ora di anni ne sono passati diversi. Il team si è allargato e Iuter è diventato un vero brand di abbigliamento, un brand serio. Si trova in molti dei migliori street e snowboard-shop italiani. Fa piacere leggere che tutti i prodotti sono fatti 100% in Italia, da piccole manifatture con una gestione e lavorazione del prodotto molto artigianale.
Qui sotto trovate una mia personale selezione:
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